LA CASA DEL FUTURO “MADE IN CATANIA”

casabiquadroCATANIA – Si chiama “CasaBiQuadro”, quasi a suggerire una nuova “formula” edilizia, un’elevazione a potenza del genio architettonico siciliano: e in effetti si tratta di un’idea innovativa di bioarchitettura, di un edificio interamente eco-compatibile, un living autosufficiente – ideato e sviluppato da due giovani architetti catanesi Fabrizio Russo e Giovanni D’Amico – il cui progetto nei giorni scorsi, ha debuttato nel panorama abitativo del Mediterraneo in occasione di Ecos 2011, la “Conferenza internazionale sull’impatto, efficienza, costi, ottimizzazione, simulazione e ambientale dei sistemi energetici”, svoltasi in Serbia, a Novi Sad. Una partecipazione importante che dimostra come la Sicilia e i suoi figli possono essere pionieri nel campo dell’architettura sostenibile, del risparmio energetico, della perfetta comunione tra ambiente naturale e artificiale, oggi di fondamentale necessità.

 

A Ecos 2011 l’ingegnere Marco Giardina Program Manager di Sensiel Research, società sviluppatrice del progetto insieme allo Studio F.R.A. – Fabrizio Russo Associati – ha illustrato alla platea internazionale i risultati raggiunti, dimostrando come «oggi sia possibile attraverso l’uso di sistemi e strutture massicce in legno, di isolanti naturali come il sughero, e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, costruire case in classe A+» ha dichiarato Giardina. CasaBiQuadro infatti ha stupito per la sua accurata progettazione ispirata totalmente al clima mediterraneo, dove la cornice ambientale non è un elemento di contorno ma il motore primo della vita dell’abitazione. «È infatti una “casa attiva” – spiegano i “padri” di CasaBiQuadro Russo e D’Amico – dove l’energia prodotta proviene prevalentemente dalle fonti rinnovabili: la falda del tetto gode di un’inclinazione diretta verso sud per massimizzare il funzionamento dell’impianto fotovoltaico, ed è in grado di raccogliere l’acqua piovana convogliandola all’interno del basamento in un’apposita vasca. Su pianta l’idea riporta due quadrati che si intersecano ma il loro sviluppo tridimensionale restituisce due affascinanti cubi contrapposti per volume e sagome, dalla cui area d’incastro si ricava internamente una panoramica zona notte». Il resto della casa è un progetto “aperto”, flessibile, dove l’aria circola in maniera “guidata”: nella stagione estiva l’illuminazione viene controllata attraverso sistemi di persiane in legno che filtrano a seconda delle necessità i raggi del sole, mentre in inverno le finestre con basso valore di trasmissione termica difendono l’edificio dal raffreddamento eccessivo.

«Il più grande potenziale di risparmio energetico si trova negli edifici – commentano Russo e D’Amico – il mercato dell’edilizia gioco un ruolo importantissimo nelle economie energetiche dei Paesi, è auspicabile allora fare uno sforzo sul miglioramento dell’efficienza delle abitazioni nuove ed esistenti. Il nostro progetto dimostra dunque che in Italia e in tutto il Mediterraneo sostenibilità e benessere possono convivere con un attento design di nuove tecnologie ed eco architettura».

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