«UNITI CONTRO LA CRISI DELLA PROFESSIONE» A CATANIA LA “FESTA DELL’ARCHITETTO” TRA MUSICA E ARTE

«UNITI CONTRO LA CRISI DELLA PROFESSIONE» A CATANIA LA “FESTA DELL’ARCHITETTO” TRA MUSICA E ARTE

CATANIA – Una giornata all’insegna dell’apertura e del dialogo con la città per celebrare, a livello nazionale e locale, l’architettura e i suoi protagonisti: la Festa dell’Architetto – che si tiene ogni anno il 24 giugno – è stata l’occasione per proporre momenti di incontro e condivisione organizzati dall’Ordine degli Architetti di Catania e dalla sua Fondazione, presieduti rispettivamente da Giuseppe Scannella e Paola Pennisi.

La prima iniziativa ha visto i professionisti sulle due ruote per una passeggiata in bici che si è svolta lungo un percorso che dalla sede dell’Ordine in Largo Paisiello è arrivato in piazza Duomo, toccando i luoghi più significativi della città e offrendo ai partecipanti veri momenti di riappropriazione del paesaggio urbano, come lo sguardo sulla città dal coronamento della Badia di S. Agata: «In quest’occasione abbiamo voluto omaggiare agli iscritti – spiega Pennisi – la maglietta con lo slogan che ha caratterizzato la filosofia di questa edizione: “La Patria dell’architettura uccide gli Architetti”. Un messaggio provocatorio che lascia intendere quanto poco l’Italia valorizzi, soprattutto negli ultimi anni, la categoria che rappresenta il passato ma soprattutto il futuro del nostro Paese».

Il gruppo è rientrato poi in sede dove è stata inaugurata l’installazione delle opere pittoriche di Nicolò Santangelo: la mostra è stata realizzata a cura dell’Associazione “Laboratorio Simeto” di Adrano, nell’ambito dell’iniziativa “R41 landscapes”. L’opera è composta da 100 piccoli paesaggi con una connotazione saliente: l’uso dei “trasferibili” un tempo usati sui tavoli da disegno degli studi tecnici per le rappresentazioni grafiche. La mostra, già presentata al MAP di Brindisi nel marzo 2015 e ad Adrano lo scorso dicembre, è arriva adesso a Catania e sarà visitabile fino all’1 luglio nei locali dell’Ordine etneo.

La giornata si è conclusa con una session musicale a cui hanno preso parte gli architetti-musicisti che con i loro strumenti si sono esibiti singolarmente e in gruppo per manifestare l’unione che – soprattutto in momenti di crisi – deve caratterizzare lo spirito dei professionisti.

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